I lavori in quota sono spesso interventi pericolosi e delicati, che hanno bisogno di attrezzature e accorgimenti specifici per garantire sicurezza.
Per poterli affrontare al meglio, quindi, cosa bisogna sapere? È necessario seguire degli appositi corsi di formazione?
Vediamo in questo articolo tutti i dettagli.
Tutti i rischi di lavorare in quota
I lavori in quota sono considerati interventi particolarmente difficili e potenzialmente ricchi di pericoli e rischio alto.
Il principale è sicuramente il pericolo di caduta dall’alto, dovuta a uno scivolamento, a una perdita dell’equilibrio o all’interferenza con uno ostacolo. Una caduta può causare ferite gravi o addirittura la morte ed è per questo fondamentale – e obbligatorio – dotarsi di attrezzature specifiche per salvaguardare l’incolumità del lavoratore.
Anche l’uso dei DPI appositi, però, può comportare dei rischi se gli operatori non sono adeguatamente addestrati.
Cadendo dall’alto seppur imbragati, per esempio, c’è il rischio di rimanere appesi con il rischio di subire i danni fisici della “sindrome da sospensione” che potrebbe avere esito mortale in alcune situazioni, in cui il lavoratore inoltre è soggetto a un pericoloso movimento oscillatorio che potrebbe portarlo ad urtare contro degli ostacoli detto effetto pendolo che nasce proprio dall’errato utilizzo dei DPI.
Lavori in quota: cosa dice la normativa?
Innanzitutto, è importante definire cosa si intende esattamente per lavoro in quota.
Secondo la legge un lavoro in quota è qualunque attività lavorativa eseguita ad un’altezza superiore ai 2 metririspetto a un piano stabile. Così stabilisce l’art.107 del D.Lgs 81/08.
Il decreto dice inoltre che quando si pianifica un intervento di questo tipo, che sia di piccola o grossa entità, è obbligatorio predisporre tutte le misure di sicurezza necessarie per tutelare i lavoratori ed evitare pericoli.
Questo significa che bisogna dotarsi di attrezzature idonee: l’indicazione eè quella di valutare le lavorazioni e il luogo in cui eseguirlo e predisporre dapprima i DPC se possibile o giustificato e solo se non è possibile operare con i DPC è necessario l’utilizzo di sistemi quali linee vita e DPI.
Questi DPI non sono però semplici da usare e come abbiamo visto è possibile farsi male nonostante siano stati predisposti in maniera adeguata. Per questo motivo per evitare ulteriori rischi è necessario imparare ad usare queste attrezzature e assicurarsi che i lavoratori siano in possesso di ogni informazione per potere svolgere il lavoro in sicurezza.
Nel caso in cui non si provveda alla giusta formazione, i DPI vengano usati in modo scorretto o i lavoratori non siano equipaggiati in maniera idonea, è possibile andare incontro a situazioni molto pericolose e a sanzioni anche molto salate.
I corsi previsti per i DPI lavori in quota
I DPI per i lavori in quota fanno parte dei dispositivi di terza categoria, ossia quelli creati per proteggere i lavoratori da danni gravi o permanenti in attività che possono causare anche la morte.
Di questo gruppo di dispositivi fanno parte anche le attrezzature utili per ripararsi in ambienti con temperature molto basse o estremamente elevate, per tutelare le vie respiratorie, per difendersi da attacchi chimici e per proteggersi dai contatti elettrici.
Oltre alle imbragature di sicurezza e i dispositivi di ancoraggio ci sono quindi i respiratori, le maschere con filtro e i rivelatori di gas nocivi o infiammabili.
Tutti i DPI di terza categoria prevedono per legge che chi ne fa uso frequenti prima dei corsi specifici di informazione e addestramento.
L’operatore ha così modo di ricevere tutte le informazioni necessarie per garantire sicurezza, imparando per esempio come eseguire una corretta valutazione dei rischi e come mettere in sicurezza l’area di lavoro.
Nella parte pratica, invece, si impara a usare correttamente i DPI, ci si esercita ad indossarli correttamente , ad utilizzarli in modo adeguato a calarsi dall’alto e si simulano delle operazioni di recupero e soccorso.
Formazione lavori in quota, tutti i dettagli
L’art.116 regolamenta nei dettagli lo svolgersi dei corsi di formazione per i lavori in quota, stilando un percorso di carattere teorico-pratico utile per addestrare il lavoratore con completezza.
La durata complessiva e la ripartizione dei vari moduli dipende da dove si decide di sostenere il corso, ma i temi trattati sono sempre gli stessi.
Nella prima parte si studia la teoria, affrontando numerosi argomenti tra cui:
• normativa generale in materia di igiene e sicurezza
• valutazione dei rischi più frequenti
• DPI specifici per il lavoro in quota
• normativa e tecniche di come vengono realizzati gli ancoraggi
• elementi di primo soccorso e procedure operative di salvataggio
I corsi di formazione per i lavori in quota offrono quindi una preparazione completa necessaria perché l’operatore abbia tutte le informazioni necessarie per tutelarsi e lavorare in sicurezza. Sono inoltre previsti degli aggiornamenti da seguire con regolarità.
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